Al Via TrapanInphoto 2018. Il 19 ottobre apertura mostre fotografiche all’Auditorium della Chiesa di Sant’Agostino

Venerdì 19 ottobre 2017
ore 21.30 Apertura mostre Thanatos di Pietro ColliniOdi et Amo di Tatiana MuraThe body in crisis  di Gianmarco MaravigliaCorpi in movimento  mostra collettiva dei soci ICDV.– I pescatori di Portopalo di Stefano Biserni 

Al via l’ottava a edizione di Trapaninphoto, il festival della fotografia organizzato dal gruppo Scatto dell’Associazione della Vita che si svolge a Trapani dal 19 al 28 ottobre 2018. Tema portante di questa edizione è la Corporeità.

Alle ore 21.30 presso l’Auditorio della Chiesa di Sant’Agostino è prevista l’apertura delle mostre, che è possibile visitare dal venerdì alla domenica dalle 17.00 alle 20.00.

Questi i lavori esposti:

Thanatos di Pietro Collini

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Thanatos di Piero Collini

“L’enigma della morte è risolto da Esiodo in modo solo apparentemente semplicistico .La Notte, metafora evidente dell’oscurità e dell’atavico timore che questa ingenera nell’essere umano, procrea per partenogenesi il Sogno (Ypnos), la stirpe dei Sognatori (Óneiroi), il Destino avverso (Móros), la Morte violenta dei guerrieri (Ker), e la Morte (Thánatos). Figure in cui mitologia e fisiologia si fondono nel tentativo strappare quel velo di buio che non consente all’uomo di discernere, nell’immediato, il visibile dall’invisibile. E proprio la Morte si trasforma in un alter ego, una sorta di specchio antropico in cui l’umano si contempla, prende coscienza di qualcosa che è bene altro rispetto al visibile.(…..) “Sandro Iovine Curatore della Mostra.

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Piero Collini

Pietro Collini vive a Milano, ed è medico. Autore di reportage su: Guinea Bissau, Indios Saterè, Camerun, India, Messico e Cambogia. Pubblicazioni su REFLEX, FOTOCULT, IL FOTOGRAFO, MONDO & MISSIONE, FOTOGRAFARE. Finalista al SONY WORLD AWARD 2010. Ha esposto in mostre personali e collettive. Ha tenuto conferenze al MUSINF; alla facoltà di Filosofia Estetica, università UNAM di Città del Messico e al “Festival della fotografia etica” di Lodi. Ha organizzato il convegno “ESTETICA DELLA FOTOGRAFIA. Dal 2015 è fotoreporter della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico. Nel 2017 ha esposto “Thanatos” presso Photodiscount a Milano e presso LEICA STORE di Milano. Ha all’attivo 2 libri fotografici: “CAMERUN”e “TRA VOLTI, TRA MONDI”. Pubblica su FPMag rivista diretta da Sandro Iovine.

Odi et Amo di Tatiana Mura

Odi et amo - Tatiana Mura

Odi et amo – Tatiana Mura

Questo progetto è dedicato ad anoressia ed disturbi alimentari. Nella convinzione che per realizzare immagini con un forte impatto emotivo non sia indispensabile l’uso della figura umana, soprattutto nell’ambito di una tematica cosi delicata in cui alla base del problema c’è un disagio legato all’ aspetto fisico , ho scelto di utilizzare il cibo come soggetto. In realtà protagonista del portfolio è la forchetta, travolta, stravolta, imprigionata sempre ad un passo dal realizzare il desiderio di poter godere del cibo ma sempre incapace di farlo, limitata e frenata da ostacoli sempre diversi, desideri repressi e vincoli che non riesce a superare che essa stessa si è creata e da cui non riesce ad affrancarsi.

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Tatiana Mura

Tatiana Mura si descrive così: Vivo in provincia di La Spezia, la passione per il cibo e la fotografia mi ha portato ad occuparmi di foodphotography, dapprima in maniera “tradizionale” poi applicando una dose di creatività e fantasia fino a sviluppare immagini in cui l’alimento perde il suo significato originario per trasmettere un messaggio o esprimere uno stato d’animo in una serie di scatti di “Still food”. All’interno di questo mio lavoro nel 2017 prende vita il progetto “Odi et amo”! Redattrice per la sezione foto della rivista on line “la gazzetta del gusto”, cofondatrice di un collettivo di
fotografi di cibo, collaboro con ditte, pasticceri, blog e b&b; ho esposto a Milano e Firenze nell’ambito di eventi legati al cibo.

The body in crisis di di Gianmarco Maraviglia

The Body In Crisis

The Body In Crisis – G. Maraviglia

Graditissimo ritorno a Trapani di Gianmarco Maraviglia che espone il suo lavoro The Body in Crisis. E’ il racconto di cosa succede quando una notizia sparisce dai giornali. Per settimane, mesi, la crisi economica greca è stata l’apertura di quasi tutti i giornali internazionali. Si è parlato di economia, di finanza, di grandi sistemi geopolitici e interessi di banche e gruppi di potere.
Ma quale è l’effetto di una crisi così profonda sulla vita delle persone? I

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Gianmarco Maraviglia

n particolare, The Body in Crisis vuole documentare le conseguenze di una situazione del genere sul corpo umano, come massima espressione della sfera intima e personale. La prostituzione negli ultimi due anni è aumentata del 150%, nel centro di Atene, nella zona di piazza Omonia, c’è un buco nero, fatto di disperazione, illegalità e degrado, un buco nero nell’anima di una città, una sorta di monumento al dolore di un popolo che, dopo aver visto sparire i media di tutto il mondo, si ritrova ad affrontare le macerie umane e sociali sulla propria pelle, sul proprio corpo.

Gianmarco Maraviglia  è un fotogiornalista conosciuto a livello internazionale. E’  capace di muoversi tra i drammi delle situazioni più difficili alle grandi storiedi riscatto e impegno sociale, i suoi lavori sono stati pubblicati da alcuni deimagazine internazionali più importanti, come CNN, Newsweek, Der Spie gel,Washington Post e tantissimi altri.

Foto di Mimmo Todaro

Foto di Mimmo Todaro

Corpi in movimento mostra collettiva dei soci ICDV.
Collettiva del Gruppo Scatto dell’Associazione I Colori della Vita negli scatti selezionati dai curatori Luciano Bianco, e Maria Luisa Faraci
La corporeità è la nostra maniera di stare al mondo; intesa come natura fisica, corporalità, materialità, rilievo, consistenza e volume del corpo; Il corpo, inteso nel sua consistenza fisica, è infatti il fondamento fisico della nostra vita e quando è in movimento rappresenta la massima espressione dell’armonia; il movimento di fatto costituisce il suo potenziale comunicativo ed espressivo.. Espongono Mauro Ancona, Daniela Basiricò, Luciano Bianco, Alessandra Cavasino,
Laura Crocè, Vito Curatolo, Giovanni Cusenza, Giuseppe Di Giorgio, Fabio Di San Teodoro, Maria Luisa Faraci, Lorenzo Gigante, Francesco Paolo Iovino, Alessandra Lombardo, Arturo Safina, Mary Simonte, Salvo Titoni, Mimmo Todaro.

“I pescatori di Porto Palo” di Stefano Biserni

I Pescatori di Porto Palo di Stefano Biserni

I Pescatori di Porto Palo di Stefano Biserni

In Esposizione il portfolio vincitore del “7° Concorso Fotografico Nazionale “Premio  Salvatore Margagliotti “ edizione 2017 avente come tema “La tradizione della pesca – Dal pescato alla trasformazione”.

Il concorso chiedeva  i a fotografi professionisti e fotoamatori, attraverso un linguaggio narrativo visivo, di condurre l’osservatore nel cuore della vita dei pescatori, del loro lavoro, dei sistemi tipici di pesca, dei processi di conservazione fino alla trasformazione del pescato, tra tradizione, tecnologia ed innovazione. Dall’ esame degli 17 portfolio inviati dai 16 partecipanti al concorso è risultato vincitore il fotografo Stefano Biserni con il portfolio “I pescatori di Porto Palo “, lavoro realizzato nel 2016 a Portopalo di Capo Passero (SR).

 

ATTENZIONE L’incontro  previsisto  alle 18.30 i per la presentazione del libro “Il valzer di un giorno” di Franco Carlisi è stato rimandadato ad altra data sempre compresa all’interno della manifestazione che comunicheremo in seguito.